A
volte capita nella vita di incontrare qualcuno a cui dedichi il tuo amore immediatamente. Per cui sei disposto a non seguire
ragionamenti, ma semplicemente cosa ti dice il cuore e l’istinto. Non pensate
all’amore canonico, ma a un sentimento che va bel oltre e che ha dentro di sè
uno stato di grazia, forse un’estasi.
Questi
momenti diventano degli spazi carismatici o meglio emozionali, dove tutto
avviene ad alta velocità, dove ciò che scorre non ha sbavatura, ma è altitudine
spirituale: fondere due anime nella stessa pasta, che è comunque comune a
prescindere dal dialogo. E allora si crea un’emozione allo stato puro, che
riempie tutto: le parole, i non sguardi, le risate, i pensieri.
Tutto
sembra essere delimitato dentro ad un confine e perciò sottoposto ad una
attenzione maggiore, se questa caratteristica appartiene ad entrambi allora
quello spazio diventa un luogo, una stanza che si riscalda e che espande il
calore tra le due presenze.
Queste
“superfici” sono rischiose, perché ti portano o ad uno stato di felicità
inebetita oppure in un lago di lacrime perché il confine tra l’umano
comportarsi e l’ascetismo è labilissimo. Ma detto ciò, sono sempre un’ottima
occasione di vita, perché riempiono il tuo corpo di bellezza, di contemplazione,
di preghiera.
Io
non riesco in questo caso a scegliere un unico odore per descrivere questo
luogo, perché è come se ci passasse tutta una vita dentro.
Posso
dire che lascerei sempre presenti su un tavolo dei gigli bianchi, simbolo di
purezza e dal profumo fiorito lieve, ma estremamente caratterizzante; del
patchouly, che ti riconduce subito alla terra sulla quale poggi i piedi e che
crea il catino giusto dove innaffiare il fiore bianco che ti fa volare in alto.
Note agrumate, amare, di bergamotto e pompelmo per rischiarare, alleggerire e
legare. Una punta dolce vanigliata, un
pizzico, giusto per far sapere di buono e donare la sensazione di “essere a casa” che questi momenti hanno
e soprattutto che l’altro ti regala. Nulla più aggiungerei.
Solo
queste note ed una boccetta vuota dove poterle contenere. Un filtro odoroso
carico di emozioni. Grazie a chi mi ha donato questa occasione.
Bello...grazie di interrompere con le tue note fluide il meccanicismo delle nostre azioni quotidiane...!
RispondiEliminaGrazie a te Margot per aver voglia di fermarti a leggere e spezzare così il meccanismo !! Come stai ?
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